pubblicazioni - collane di semiotica


Il segno e i suoi maestri

Il segno e i suoi maestri
Collana di studi linguistici e semiotici
Diretta da Cosimo Caputo, Susan Petrilli, Augusto Ponzio

Comitato di consulenza scientifica

Mona Baker, University of Manchester, Manchester, UK
Lisa Block de Behar, University of Montevideo, Montevideo, Uruguay
Paul Cobley, Metropolitan University, London, UK
John Deely, St. Thomas University, Houston, USA
Daniele Gambarara, Università della Calabria, Cosenza, Italia
Stefano Gensini, Università “La Sapienza”, Roma, Italia
Frank Nuessel, University of Louisville, Louisville, Kentuck, USA
Silvano Petrosino, Università Cattolica “S. Cuore”, Milano
Roland Posner, Berlin Institute of Technology, Berlin, Germany
Thomas Szasz, State University of New York, Syracuse,  New York, USA
Eero Tarasti, University of Helsinki, Helsinki, Finland


Lineamenti di una teoria dei segni - Charles Morris

Nuova edizione del fondamentale testo di Charles Morris del 1938 nella traduzione, con introduzione e commento, di Ferruccio Rossi-Landi, originariamente apparso nel 1954 e riedito negli anni 1963, 1970, 1999. Tale lavoro fu rivisto a più riprese da Rossi-Landi fino agli ultimi anni della sua vita per una nuova edizione che non riuscì a realizzare e che qui si presenta avvalendosi anche delle sue più recenti correzioni, precisazioni e aggiunte annotate a penna sulla sua copia personale dell'edizione del 1963. Quest'opera di Morris è una breve ma compatta introduzione alla semiotica, cioè alla teoria o scienza generale dei segni e della comunicazione. Col passare dei decenni, la sua importanza è andata sempre crescendo, tanto che la si può considerare come un piccolo testo classico del pensiero del Novecento. Charles Morris (1901-1979) è uno dei maggiori rappresentanti della filosofia e della semiotica del Novecento. In italiano sono stati pubblicati: Lineamenti di una teoria dei segni, Paravia 1953; Segni, linguaggio e comportamento, Longanesi, 1949; e a cura di Susan Petrilli: Segni e valori, Adriatica 1988; Significazione e significatività, Graphis 2000; L'io aperto, Graphis 2002.

Titolo: Lineamenti di una teoria dei segni
Autore: Charles Morris Curato da: Susan Petrilli
Traduttore: Ferruccio Rossi Landi
Editore: Pensa Multimedia
Data di Pubblicazione: 2009
ISBN: 8882327140
ISBN-13: 9788882327149
Pagine: 200

Per una filosofia dell'atto responsabile - Michail M. Bachtin

Un termine chiave di tutto il discorso di Bachtin è edinstvennyj, singolare, unico, irripetibile, eccezionale, incomparabile, sui generis, corrispondente al tedesco einzig. Si ricordi il titolo dell’opera di Max Stirner, Der Einzige und sein Eigentum (1844); ma qui, a differenza dell’individuo egoista di Stirner, il riferimento è a una unicità, a una singolarità, aperta al rapporto di alterità con se stessa e con gli altri, una singolarità in collegamento con la vita dell’intero universo, che include nella sua finitezza il senso dell’infinito, e che, per certi aspetti, richiama “il singolo” di Søren Kierkegaard, autore ben noto a Bachtin: “Molto presto, prima che fosse tradotto in russo, già conoscevo Kierkegaard. […] Dostoevskij di lui non aveva la minima idea, certamente, ma la sua vicinanza a Dostoevskij è incredibile, la problematica quasi la stessa, e quasi la stessa profondità”. Ma la questione non è semplicemente se sia possibile la conoscenza del singolare, se sia possibile una mathesis singularis, o piuttosto inevitabilmente, soltanto una mathesis universalis, che procede per concetti, per classificazioni, per assemblaggi, sulla base di insiemi, generi, in cui il singolare, in un modo o nell’altro, viene inglobato sotto forma di individuo e identificato dall’appartenenza a tale o tal altro insieme a tale o tal altro genere. Si tratta anche di una questione che tocca direttamente la vita di ciascuno e che ha un’incidenza profonda su di essa, di una questione in cui entrano in gioco la qualità della vita e il riconoscimento della differenza singolare di ciascuno, per il fatto che l’organizzazione sociale stessa, la modellazione culturale stessa della vita, funziona sulla base di classificazioni, di incasellamenti, di attribuzione di appartenenze, ricorre al genere, all’universale come condizione dell’identificazione, della differenziazione, della individuazione.

Titolo: Per una filosofia dell'atto responsabile
Autore: Michail M. Bachtin
Curato da: Augusto Ponzio
Editore: Pensa Multimedia
Data di Pubblicazione: 2009